Contrasto al caporalato. Dal convegno Radix le linee guida contro il lavoro irregolare

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Un proficuo incontro di lavoro nell’ambito del Progetto FAMI Radix – Alle Radici del Problema, ci ha visti venerdì 6 Maggio in quello che è stato l’ex Palazzo delle Poste e Telegrafi di Sabaudia realizzato nei primi anni 30, su progetto dell’architetto Mazzoni di cui porta oggi il nome.

“Siamo qui, nel cuore di un territorio che conosce lo sfruttamento lavorativo in agricoltura e il fenomeno del caporalato.  – ha spiegato la presidente FNAS, Silvana Mordeglia partecipando al convegno organizzato nell’ambito del progetto Radix – La nostra partecipazione al progetto è finalizzata a valorizzare l’importante ruolo che gli Assistenti Sociali possono svolgere nella realizzazione di interventi e reti territoriali attivando risorse locali a favore dell’inclusione di cittadini stranieri vittime conclamate o potenziali di sfruttamento lavorativo in agricoltura nella provincia di Latina. Radix ci porta anche alle radici del lavoro sociale che nel nostro Paese si fonda proprio sul lavoro di comunità.

La comunità si costruisce insieme, nell’intervento degli assistenti sociali con i migranti si lavora attraverso la cura dei legami interpersonali, la valorizzazione delle risorse. La sfida è quella di costruire comunità vivibili, in cui tutti possono portare un contributo costruttivo nel rispetto della dignità di ciascuno. Dignità che si costruisce e difende anche attraverso il lavoro giusto, contrastando il caporalato”.

Fruttuoso il confronto nei tavoli di lavoro tra i professionisti dei servizi sociali, degli enti territoriali, organizzazioni datoriali, imprenditori agricoli, sindacati e associazioni che tutelano i diritti dei lavoratori.

I report dei risultati – che sono stati al centro dell’intervento della dottoressa, Tatiana Esposito, dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che li ha inquadrati nel contesto delle azioni che il Governo sta ponendo in essere – saranno utili per la costruzione delle linee guida per la realizzazione di percorsi integrati capaci di offrire soluzioni alternative al lavoro irregolare.